In piazza Hviezdoslav c’è la statua di Hans Christian Andersen, l’autore danese di celeberrime favole, che ha un cappello in mano, una lumaca ai piedi e sulla spalla un piccolo bambino con in testa un cappello a cilindro. Andersen è attorniato da diversi dei suoi personaggi (tra i quali il soldatino di piombo o il brutto anatroccolo). L’opera, realizzata nel 2006 da Tibor Bártfay, il più noto scultore slovacco moderno, fu commissionata dall’associazione cittadina intitolata allo scrittore e ricorda la sua visita nell’allora Pressburg nel 1841.
Andersen, appassionato viaggiatore, se ne andò da Pressburg con una ottima opinione della città e quando gli chiesero se l’avrebbe inserita in una sua fiaba lui disse che non ce n’era bisogno, perché la «città stessa era una favola». Nel suo diario egli scrisse di aver incontrato a Bratislava i bambini più belli, e «una bambina con un grande mazzo di fiori che mi sorrise, pur essendo io un completo estraneo. All’improvviso si fermò, prese una rosa dal suo bouquet e me la diede facendo un inchino… poi girò la testa e scomparve».
Nel suo soggiorno, Andersen fu molto incuriosito da una fiaba dipinta sulle pareti di una casa di Bratislava. Un incendio che scoppiò al villaggio di Devín, durante la sua visita al locale castello, avrebbe fornito secondo alcuni l’ispirazione per la sua fiaba “La piccola fiammiferaia”.
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