Si apre domani con il Concerto per violino e orchestra op.77 di Johannes Brahms, eseguito dalla Slovenská filharmónia diretta da Emmanuel Villaume, l’edizione numero 48 del Bratislava Music Festival (BHF), il festival di musica classica più longevo in Slovacchia, e uno dei più rinomati nell’Europa Centrale. A dominare la scena alla sala concerti di Reduta, sede storica dell’Orchestra Filarmonica Slovacca restaurato dopo tre anni di chiusura, sarà la solista Sarah Chang, violinista statunitense nata da genitori coreani, figlia d’arte e precoce talento musicale internazionale.
Oggi 32enne, la Chang è stata allieva di alcuni tra i più rinomati violinisti al mondo – basti citare Itzhak Perlman e Shlomo Mintz fra gli altri – e già a 8 anni ha avuto la possibilità di avere audizioni da Muti e Metha. Il suo debutto discografico è avvenuto a 10 anni, e da allora non si è mai fermata, suonando con le orchestre più importanti ed illustri al mondo (incluse la New York Philharmonic, i Berliner e i Wiener Philharmoniker, e le maggiori orchestre di Londra) dirette tra gli altri da Daniel Barenboim, Colin Davis, James Levine, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Simon Rattle, Wolfgang Sawallisch. La Chang, che suona un Guarneri del Gesù del 1717, è stata inserita nel 2006 dalla rivista Newsweek tra le prime 20 donne al mondo, e nel 2008 ha ricevuto il prestigioso Young Global Leader dal World Economic Forum (WEF).
A Brahms fa seguito Also sprach Zarathustra di Richard Strauss, eseguito dalla Slovenská filharmónia condotta dal suo direttore principale, Emmanuel Villaume. Il noto attacco di fiati del poema sinfonico si apre con quell’armonia resa immortale per aver fatto da sfondo a Odissea nello spazio 2001, che ha sfruttato il suo spirito di origine, di creazione, inteso da Strauss quale celebrazione di una nuova era, quella del superuomo nietzschiano della fine del XIX secolo.
Per maggiori informazioni su date, orari e biglietti, vedere sul sito della Filarmonica oppure su questo sito in slovacco con i prezzi dei concerti.
Il festival di quest’anno, che si protrarrà fino al 14 ottobre, propone 26 concerti con artisti provenienti da 20 paesi – tra cui nove diverse orchestre e 12 conduttori dall’estero. Tra le serate da mettere in calendario per gli amanti della musica di qualità vi è quella del 7 ottobre con i Wiener Philharmoniker, che ritornano a Bratislava dopo 21 anni nonostante gli appena 60 chilometri che separano le due capitali, diretti dall’italiano Daniele Gatti. C’è poi, per esempio, il concerto della Academy of St. Martin in the Fields di Londra il 12 ottobre, con il carismatico violinista americano Joshua Bell.
(PS)