È stato presentato oggi il festival Dolce Vitaj 2012, la più importante manifestazione culturale italiana in Slovacchia, che realizza per la quinta volta nel mese di giugno una serie di appuntamenti che rappresentano una vera e propria finestra sull’Italia. In una conferenza stampa presso il Comune di Bratislava si sono ricordati i principali appuntamenti del mese, tra arte, cinema, musica, teatro e design, come recita il sottotitolo del programma ufficiale. Ha aperto l’incontro l’Ambasciatore Brunella Borzi, spiegando la sua emozione nell’aprire la quinta edizione di questa manifestazione che ha visto crescere negli anni con grandi soddisfazioni.
Il festival di quest’anno ricorda alcune ricorrenze, come i 500 anni dalla nascita di Jacopo Dal Ponte (o Jacopo Bassano), del quale è in mostra alla Galleria Civica di Bratislava da aprile la sua “Fuga in Egitto”, opera capolavoro della sua gioventù, e i 50 anni dalla firma del patto di gemellaggio tra Bratislava e Perugia, uno tra i più antichi accordi internazionali di questo tipo in Europa (l’ex Ambasciatore slovacco Vallo dirà più tardi che meriterebbe di essere parte dell’eredità culturale Unesco). All’amicizia con Perugia saranno dedicati alcuni appuntamenti nella seconda metà del mese, quando sarà presente una delegazione dal capoluogo umbro per incontri istituzionali e la sigla di un rinnovo della convenzione di cooperazione, il culmine dei quali è rappresentato dal Nabucco che, prodotto dall’UmbriaMusicFest, sarà eseguito al Teatro Nazionale Slovacco il 22 giugno prossimo con la conduzione del maestro Walter Attanasi.
La direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Teresa Triscari, ha posto l’accento su un altro anniversario, i 100 anni dalla nascita di una delle scrittrici italiane più amate, Elsa Morante, alla quale da alcuni anni è dedicata una sezione slovacca del Premio a lei intitolato, incentrata sul cinema, e in particolare al binomio cinematografico e letterario Italia-Slovacchia. Premiato quest’anno sarà il regista Marco Bellocchio, accanto al collega slovacco Martin Sulik (Zilina, 1960), che ha fatto di recente parlare di sé a vari festival con il suo ultimo film Gipsy, dramma di un ragazzo rom che dopo la morte del padre tenta di cambiare la sua vita ma si trova in conflitto con le forti tradizioni e vari pregiudizi del suo appartenere a una comunità rom.
Stanislav Vallo, già Ambasciatore slovacco in Italia e ora direttore della sezione cooperazione internazionale del Ministero della Cultura, ha sottolineato come gli eventi culturali italiani del Dolce Vitaj siano sempre degni di nota e interessanti. E ha sottolineato la genialità del titolo del festival: Dolce Vitaj, una acronimo creato con la felliniana “dolce vita” fusa insieme allo slovacco “vitaj”, benvenuto; insomma, una sorta di benvenuto alla dolce vita.
Gli eventi della rassegna Dolce Vitaj 2012 si trovano nel programma scaricabile qui in pdf.
(Fonte buongiornoslovacchia.sk)