Dopo oltre due anni di chiusura per un profondo restauro, riapre questa settimana a Bratislava lo storico edificio di Reduta, sede dell’Orchestra Filarmonica Slovacca (Slovenska Filharmonia). Nato come granaio in stile tardo barocco a fine Settecento, l’edificio che si affaccia su una delle maggiori e più centrali piazze della capitale slovacca (Hviezdoslavovo Namestie) è stato ricostruito a inizio Novecento per renderlo utile alla sua nuova funzione di splendido palazzo della cultura cittadina.
Acquistato dal Comune nel 1901, fu rifatto su progetto degli architetti D. Jakab and P. Komor di Budapest in uno stile eclettico che è un mix di rococò, neo-barocco e art-nouveau, e iniziò le sue attività dopo la fine della prima guerra mondiale. Sede di una sala concerti da 700 posti, di spettacoli di varietà, cinema e ristoranti, divenne negli anni ’20 un luogo molto frequentato, specialmente per le “serate” danzanti, più note allora come “il tè delle 5”. Ancora oggi al pianterreno dell’edificio, nella parte che guarda verso piazza Stur e il Danubio, è attivo un caffè e ristorante che porta lo stesso nome di Reduta, e che viene spesso utilizzato per ricevimenti, come per esempio il banchetto cerimoniale offerto dal Presidente della Repubblica Ivan Gasparovic alla Regina Elisabetta quando venne in visita ufficiale in Slovacchia nel 2008.
I lavori di rifacimento di Reduta, che non veniva toccata da tempo, oltre a preservare l’esistente struttura storica e la sua facciata che ne fanno l’affascinante oggetto architettonico che vediamo oggi, hanno anche migliorato la sua funzionalità, aumentando gli spazi interni a disposizione, installando un nuovo grande organo nella sala concerti principale, coprendo la corte interna per usarla per eventi culturali, e soprattutto migliorandone l’acustica, che oggi, a sentire il direttore generale Marian Lapsansky, è «tra le migliori in Europa centrale». Il programma di restauro, costato circa trenta milioni di euro, voleva avvicinarsi il più possibile al progetto originale del 1910 (mai completato per mancanza di fondi), per esempio con l’utilizzo della foglia d’oro per la doratura degli interni (oltre 12 mila metri quadrati di stucchi dorati, 2.500 all’aperto), mentre al tempo per risparmiare si utilizzò polvere di bronzo.
Affacciato – anche se un po’ nascosto – sulla grande piazza che enumera una serie di altri edifici prestigiosi della Bratislava d’oro di inizio secolo come il Teatro Nazionale o l’Hotel Carlton, ora Reduta torna ad essere la casa dell’Orchestra Filarmonica Slovacca, che celebra il suo ritorno con un concerto speciale in diretta tv. Il 26 e 27 gennaio, la Filarmonica eseguirà, col suo direttore principale Emmanuel Villaume, la Nona Sinfonia di Beethoven, in un evento atteso da tempo da melomani e amanti della buona musica.
Tra gli appuntamenti musicali di questi giorni, poi, ricordiamo che si potrà gustare il 27 gennaio anche di due matinée (pratica ormai praticamente del tutto in disuso nei nostri teatri italiani), con l’Orchestra da Camera Bohdan Warchal in due esecuzioni davvero mattiniere (alle 9:30 e alle 11:30) di selezioni tratte da Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi frammischiate a brani dell’opera Le Quattro Stagioni a Buenos Aires (per violino e orchestra d’archi) di Astor Piazzolla e Leonid Desiatnikov. Questi concerti si terranno ancora nella sala principale del contiguo Teatro Nazionale, ma a regime anche quest’orchestra si trasferirà armi e bagagli nella sede rinnovata.
I prossimi appuntamenti della 63esima stagione musicale dell’Orchestra Filarmonica saranno poi il Gloria di Vivaldi (Orchestra Bohdan Warchal e Coro Technik) di domenica 29 gennario e il concerto per trio di martedì 31 gennaio con musiche di Schumann, Brahms e Beethoven. La Filarmonica sarà di nuovo in Reduta giovedì 2 febbraio con la Sinfonia n. 41 Jupiter di W.A.Mozart.
Maggiori informazioni sui programmi: www.filharmonia.sk
(Pierluigi Solieri)